Electricity? Un pallino di Luca De Meo, l’italiano a capo del Gruppo Renault. Puntare alle zero emissioni, creare un ecosistema sostenibile e diventare il centro di produzione di veicoli elettrici più importante e competitivo d’Europa…
Sono questi gli obiettivi ambiziosi della nuova entità ElectriCity, che riunisce i tre stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz che si trovano a nord della Francia. Una “ragion d’essere” che rientra perfettamente nel piano Renaulution, svelato a inizio 2021, con cui l’elettrificazione diventa una priorità, una leva strategica.
Il primo modello. Sapete qual è il primo modello in preparazione sulle linee di produzione di Electricity, più precisamente nello stabilimento di Douai? E’ la nuova Mégane E-Tech Electric, che sarà commercializzata a partire dall’anno prossimo.
Obiettivi ambiziosi. Per ElectriCity, la sfida è ambiziosa: democratizzare i veicoli elettrici e produrre oltre 400.000 veicoli elettrici all’anno entro il 2025 nella regione dell’Alta Francia. Il nuovo centro intende diventare l’unità di produzione più importante e competitiva d’Europa. Ma per raggiungere questo obiettivo, era prima necessario ottimizzare l’impianto industriale per incrementare l’efficacia operativa e costruire un intero ecosistema per ridurre i tanti costi fissi.
“Per introdurre i veicoli elettrici – ha dichiarato Luciano Biondo, Direttore di Renault Group ElectriCity – abbiamo trasformato lo stabilimento di Douai, con investimenti per oltre 550 milioni di euro. Abbiamo lavorato anche sull’ergonomia delle postazioni di lavoro”.
Cinquant’anni di esperienza e di successi. Oltre 10 milioni di leggendari veicoli usciti dalla catena di produzione. Ecco riassunta la storia dello stabilimento di Douai, ma anche quella di milioni di famiglie che hanno guidato i modelli qui prodotti: dalla Renault 5 a Scénic, passando per la mitica Fuego e la Renault 19…
Successi notevoli, memorabili. Uno stabilimento che è stato in grado di trasformarsi e adattarsi a tutte le esigenze, a tutte le evoluzioni. E oggi, più che mai, ecco una nuova svolta nella sua storia con l’arrivo della piattaforma modulare CMF-EV dedicata alla produzione dei veicoli elettrici. Dalle sue linee uscirà un primo modello già dal 2022, la nuova Mégane E-Tech Electric, presentata di recente al Salone IAA Mobility 2021 di Monaco. Decisamente una svolta!
Dalla produzione termica alla produzione elettrica. Per passare dalla produzione termica a quella elettrica, le officine e le linee dello stabilimento di Douai sono state modificate, trasformate ed aggiornate. Oltre 550 milioni di euro sono stati investiti per introdurre le versioni elettriche e garantire un’ergonomia impeccabile alle postazioni di lavoro. I primi interventi sono iniziati con la realizzazione di una linea di assemblaggio conforme agli standard dell’Alleanza che, grazie alla sua flessibilità, può accogliere una grande varietà di veicoli, di diversi segmenti.
Aprire le porte delle officine vuol dire scoprire tutto un mondo connesso. I carrelli automatizzati si spostano con migliaia di codici prodotto dei componenti, ognuno repertoriato e destinato a raggiungere il veicolo giusto nel momento giusto lungo la catena. Al piano superiore, il nuovissimo reparto di assemblaggio delle batterie preannuncia una nuova era. Qui i collaboratori, formati e iniziati allo sviluppo dell’elettrico, preparano ogni singola batteria per inviarla all’impianto di aggancio che la inserisce direttamente nel veicolo.
Nuovi robot e dispositivi di automazione vengono utilizzati nel reparto carrozzeria per incrementare la modularità e la flessibilità. Anche il reparto verniciatura ha subìto una metamorfosi, con le modifiche apportate al bagno di cataforesi, i nuovi robot mastice e l’inedita linea di finitura. Una vera e propria rivoluzione!
Per accompagnare queste trasformazioni, diverse postazioni di lavoro sono state riorganizzate, cambiate e modernizzate per garantire la migliore ergonomia e qualità di produzione. I veicoli si spostano su piattaforme integrate per evitare agli operatori di muoversi, le linee di produzione sono ergonomiche e si adattano all’altezza dei singoli lavoratori, alle postazioni e ai vincoli di montaggio.Batterie fatte in loco. Senza batterie, i veicoli elettrici non si muovono. Per rispondere alle nuove sfide ambientali ed aumentare la competitività e l’efficacia, le trasformazioni non devono interessare solo le linee di assemblaggio, ma anche la produzione e il completamento delle batterie. Grazie alla partnership strategica tra il Gruppo Renault ed Envision AESC, sul sito di Douai sarà installata una gigafactory di batterie, che permetterà di realizzare le batterie dei futuri modelli elettrici, a meno di 50 metri di distanza. I vantaggi del nuovo impianto sono molteplici: bassissimo tasso di CO2 per il trasporto, costi fissi ottimizzati e risposta rapida alla domanda dei clienti.